LA NOSTRA STORIA

L’abbazia di Montevergine

Da molti angoli panoramici dell’Irpinia, ma anche dal Sannio, dal golfo di Napoli e perfino del subappennino pugliese si intravede, sulla costa del Partenio, il bianco edificio del Santuario di Montevergine. Da Benevento ad Avellino lungo l’autostrada per Napoli, il profilo del luogo sacro si staglia in alto come un nido inserito fra le rocce e i boschi. Nel raggio di un centinaio di chilometri, Montevergine è un nome ben conosciuto e amato dalle popolazioni: è la casa regale dove abita “Mamma Schiavona”, come il popolo devoto chiama la Vergine Maria venerata a Montevergine.
Il Santuario mariano è il più antico e venerato della Campania, meta di pellegrinaggi per tutto l’anno, anche nei periodi più difficili a causa della neve e del freddo. E accanto al Santuario mariano di Montevergine risiede una comunità monastica, una volta della Congregazione benedettina Verginiana (da Montevergine), oggi della Provincia Italiana della Congregazione Sublacense-Cassinese; sempre monaci con la stessa Regola di San Benedetto, ma con l’onore e la responsabilità per questa comunità di avere avuto un Fondatore santo: Guglielmo da Vercelli. Il Santuario di Montevergine è un luogo di indimenticabili esperienze di rigenerazione spirituale, avvenute a conclusione di un pellegrinaggio esigente, molto diverso da una gita o dalla semplice meta di una escursione turistica. Questo, certamente, è il senso prevalente che Montevergine ha assunto durante i novecento anni della sua storia. Ma non è l’esclusivo: il monte acquisisce altri significati, che si aggiungono e si sovrappongono al primo, essendo divenuto centro di irradiazione di un monachesimo medievale riformato, vertice di un potere ecclesiastico tra i più influenti dell’Italia meridionale sotto l’aspetto sociale, culturale, politico, amministrativo ed economico. In parte, l’importanza dell’abbazia verginiana è derivata dal sistema organizzativo dell’istituzione monastica che accentrava i poteri nella Casa Madre e controllava lo sviluppo religioso ed economico dei monasteri dipendenti dall’autorità dell’Abate di Montevergine e, in parte, dal favore delle dinastie politiche dei normanni, degli svevi e degli angioini.

Innaugurazione

Il ristorante è stato inaugurato l’8 agosto del 2010

in luogo degli antichi locali che, per secoli, hanno ospitato le sale del pellegrino, spostate, a loro volta, nella foresteria. L’intento è stato quello di garantire ai visitatori del Santuario un servizio di ristoro, coniugando prodotti di qualità e, al contempo, menu e tariffe alla portata di tutti.

EVENTO 8 DICEMBRE

La cucina propone pietanze tipiche della terra d’Irpinia e specialità di stagione con particolare cura ed attenzione ai dettagli, alla scelta dei prodotti e alla qualità degli ingredienti.